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​📜 Dal Medioevo alla tavola: i Cavallucci di Siena: storia e ricetta tradizionale 🐴

​Se c'è un dolce che racconta la storia della Toscana, sono i Cavallucci. Questi rustici biscotti speziati non sono solo una delizia natalizia, ma un vero e proprio viaggio nel tempo!

​La Storia Dietro il Biscotto

​Nati nel Medioevo a Siena, i Cavallucci erano inizialmente chiamati "berriquocoli" e venivano preparati con una base di farina, miele e spezie orientali (allora costosissime!). Erano i dolci prediletti dei viaggiatori e dei postiglioni, i corrieri a cavallo.

​Si narra che il nome "Cavallucci" derivi proprio dai disegni in rilievo di cavalli che venivano impressi sugli stampi, oppure dalla loro diffusione nelle osterie vicine ai maneggi. Erano perfetti da conservare e da offrire come ristoro. Oggi, li amiamo per il loro sapore intenso, soprattutto se accompagnati da un bicchierino di Vin Santo!

​La Ricetta Classica Senese 🧑‍🍳

​Prepariamoli in casa per sentire il profumo del Natale toscano!

​Ingredienti:

​Farina 00: 350 g

​Zucchero: 200 g

​Acqua: 100 ml

​Miele: 50 g

​Noci tritate: 120 g

​Canditi (Arancia/Cedro): 100 g

​Spezie: 1 cucchiaino di Cannella, 1 cucchiaino di Anice (pestato), 1/2 cucchiaino di Coriandolo, 1/2 cucchiaino di Noce Moscata, una spoveratina di pepe nero.

​Ammoniaca per dolci: 6 g (o bicarbonato)

​Procedimento Facile:

​🔥 Sciroppo: In un pentolino, porta a ebollizione l'acqua con zucchero e miele. Fai bollire 5 minuti finché lo zucchero non si è sciolto.

​🥣 Mix: In una ciotola, unisci tutti gli ingredienti secchi: farina, noci, canditi, spezie e ammoniaca.

​🔄 Impasto: Versa lo sciroppo caldo sugli ingredienti secchi. Mescola con un cucchiaio di legno: l'impasto sarà appiccicoso!

​🤲 Forma: Lascia intiepidire, poi su un piano infarinato forma dei cilindri e taglia i biscotti (circa 40g l'uno). Non devono essere perfetti, la loro forma irregolare è la bellezza!

​⏱️ Inforna: Disponi su carta forno, spolvera con farina e cuoci in forno statico a 160°C per 15-20 minuti. (Devono restare chiari!)

​👉 Il consiglio della nonna: Sfornali quando sono ancora morbidi, si induriranno raffreddando. Conservali in una scatola di latta!

1 week ago | [YT] | 32

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Tempo di semina delle fave

2 weeks ago | [YT] | 27

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Castagnaccio appena sfornato
Ricetta Castagnaccio alla toscana - La Ricetta di GialloZafferano share.google/S35RviyWIGXrEqoSD

1 month ago | [YT] | 21

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Gli straordinari poteri curativi del Coprinus comatus, il fungo che puoi trovare sotto casa


Hai mai incontrato nei prati o ai bordi delle strade un fungo bianco e allungato, con il cappello coperto di piccole squame che sembrano ciuffi di capelli?

È il Coprinus comatus, conosciuto anche come fungo dell’inchiostro o criniera di cavallo — e non è solo curioso da vedere, ma anche ricchissimo di proprietà benefiche! 💪✨


🗓 Dove e quando si trova:

Lo puoi scoprire facilmente in autunno e primavera, dopo le piogge, nei prati, nei campi incolti o lungo i sentieri. Cresce in piccoli gruppi e scompare rapidamente, perché è un fungo molto delicato che si “scioglie” in poche ore!


🌱 Proprietà curative:

Il Coprinus comatus è noto per:


aiutare a regolare la glicemia, utile per chi ha problemi di diabete o metabolismo del glucosio;


sostenere il sistema immunitario;


favorire la detossificazione dell’organismo;


apportare vitamine del gruppo B, minerali e antiossidanti naturali.



🍽 Come assumerlo:

Dato che è un fungo molto deperibile, non sempre è facile consumarlo fresco. Fortunatamente oggi si trova già pronto in commercio, in capsule, polvere o estratto secco, così puoi beneficiare delle sue virtù tutto l’anno in modo semplice e sicuro! 🌿


💡 Curiosità:

Quando il cappello invecchia, si trasforma in una sostanza nera simile all’inchiostro… che in passato veniva davvero usata per scrivere! 🖋


👉 Se lo incontri durante una passeggiata, ammiralo pure… ma ricordati che per usarlo in cucina o come integratore è sempre meglio affidarsi a fonti sicure e a prodotti certificati.


#funghi #natura #benessere #coprinuscomatus #micoterapia #rimedinaturali #autunno #curenaturali

1 month ago | [YT] | 24

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Artemisia annua 2025 pronta per l'essiccazione in roulotte 😍❤️💚

1 month ago | [YT] | 27

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La torta di ceci: un piatto povero con mille nomi e una lunga storia

La torta di ceci è uno dei piatti più semplici e gustosi della tradizione mediterranea. Si prepara con pochi ingredienti – farina di ceci, acqua, olio e sale – ma la sua storia è antica e affascinante.

Le sue origini si fanno risalire all’epoca medievale, quando i marinai genovesi, dopo una tempesta, si trovarono con sacchi di farina di ceci bagnata dall’acqua di mare. Per non sprecarla, decisero di asciugarla al sole e cuocerla: nacque così una sorta di frittella che divenne in seguito una vera specialità da forno.

In Italia questa ricetta ha viaggiato molto e ha cambiato nome a seconda delle regioni:

Farinata a Genova e in Liguria.

Cecina a Pisa e Livorno.

Torta di ceci a Massa e Carrara.

Fainè a Sassari.

Socca in Costa Azzurra, a testimonianza dei legami culturali e gastronomici tra Liguria e Francia.


Ovunque la si gusti, resta un piatto povero ma ricco di sapore, amato da grandi e piccoli.


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Ricetta della Cecina Pisana

Ingredienti (per una teglia grande):

300 g di farina di ceci

900 ml di acqua

4 cucchiai di olio extravergine d’oliva

1 cucchiaino di sale

Pepe nero macinato fresco (facoltativo)


Procedimento:

1. In una ciotola capiente versare la farina di ceci e aggiungere poco alla volta l’acqua, mescolando con una frusta per evitare grumi.


2. Unire il sale e 2 cucchiai d’olio, coprire e lasciare riposare l’impasto per almeno 3 ore (meglio 4), mescolando di tanto in tanto per far salire in superficie la schiuma.


3. Eliminare la schiuma con una schiumarola.


4. Ungere generosamente una teglia larga e bassa con l’olio rimasto e versarvi il composto: lo spessore deve essere sottile, circa mezzo centimetro.


5. Cuocere in forno già caldo a 250 °C (modalità ventilata, se possibile) per 15-20 minuti, fino a quando la superficie sarà dorata e leggermente abbrustolita.


6. Servire caldissima, spolverata a piacere con pepe nero.



La vera tradizione pisana vuole che la cecina si mangi “al taglio”, piegata a metà dentro una focaccia o una schiacciata: un piacere rustico e irresistibile.

2 months ago | [YT] | 35

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Come se fosse luglio di un'estate normale

Il caldo eccessivo e la siccità della scorsa estate hanno tenuto in standby gli ortaggi estivi. Pomodori, zucchine, melanzane e peperoni iniziano a riprendersi ora, in autunno. Il sapore dei pomodori, tuttavia, non è lo stesso di quelli raccolti in un'estate normale.

2 months ago | [YT] | 22

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Le prime giuggiole dell'anno🤤

Io le preferisco così, ancora acerbe e leggermente maculare. Altri le preferiscono mature.
Un frutto genuino e sincero, molto diffuso in Toscana, che sa un po' di mela verde e un po' di pera estiva.

3 months ago | [YT] | 30

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Non più solo uva: cosa c’è davvero dentro al vino di oggi


Un tempo il vino contadino era fatto di un solo ingrediente: l’uva. Oggi invece, leggendo attentamente le etichette, scopriamo che la situazione è molto diversa.


Accanto al mosto e al succo d’uva compaiono infatti numerosi additivi:


Regolatori di acidità come acido tartarico, acido malico o acido citrico.


Conservanti e antiossidanti (tra cui i solfiti, spesso causa di mal di testa).


Stabilizzanti come l’acido metatartarico e la gomma arabica.


Vitamina C (acido L-ascorbico) usata come ulteriore antiossidante.



Tutti elementi che non hanno nulla a che fare con il vino “di una volta”, quello che i contadini producevano senza altro che uva, sole e pazienza.


Oggi il vino industriale viene corretto, stabilizzato, protetto e confezionato in atmosfera controllata per durare più a lungo sugli scaffali. Ma la domanda rimane: è ancora vino, o è diventato un prodotto di laboratorio?


Forse il vero sapore della tradizione si trova solo in poche bottiglie artigianali, lontane dalle logiche della grande distribuzione.


Foto dell'etichetta di un vino di un noto supermercato 

4 months ago | [YT] | 27

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🥢 Minestrina all’orientale


Ingredienti (per 2 persone):


1 spicchio di aglio


½ cipolla


1 carota media


1 gambo di sedano


1 pezzetto di zenzero fresco (circa 2 cm, pelato)


1 cucchiaio di prezzemolo fresco tritato


½ peperone verde


2 cucchiai di olio di oliva


½ cucchiaino di curry in polvere


1 cucchiaio di salsa di soia


500 ml di brodo vegetale


Sale q.b.


Pepe nero q.b.



Procedimento:


1. Preparare le verdure


Tritare finemente l’aglio, la cipolla e il prezzemolo.


Tagliare a cubetti piccoli la carota, il sedano e il peperone verde.


Grattugiare lo zenzero fresco e o tritatelo.




2. Soffritto aromatico


In una pentola, scaldare l’olio di oliva a fuoco medio.


Aggiungere aglio, cipolla e zenzero, facendo rosolare 1 minuto per sprigionare il profumo.


Unire carota, sedano e peperone verde. Cuocere 3–4 minuti mescolando.




3. Insaporire


Aggiungere il curry e mescolare bene per farlo tostare leggermente.


Unire la salsa di soia e mescolare.




4. Cottura


Versare il brodo vegetale, portare a ebollizione, poi abbassare il fuoco e far sobbollire 10–12 minuti, finché le verdure sono tenere.




5. Finitura


Aggiustare di sale (poco, perché la salsa di soia è già saporita) e pepe nero.


Spegnere il fuoco e aggiungere il prezzemolo fresco tritato.




💡 Suggerimento di servizio:

Puoi completarla con noodles di riso o pasta sottile per renderla più sostanziosa, oppure con qualche goccia di olio di sesamo per dare un profumo ancora più orientale.

4 months ago | [YT] | 23