Antonio Loiacono

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Antonio Loiacono

Aloni di Materia oscura attorno alle galassie a spirale
https://youtu.be/4rcsj6E8eCU

1 day ago | [YT] | 13

Antonio Loiacono

Montagne di ghiaccio e atmosfera di azoto su plutone.....credit NASA 2015

3 days ago | [YT] | 101

Antonio Loiacono

Le rocce lunari sono fondamentalmente di origine magmatica, essendosi formate in condizioni di alta temperatura e per solidificazione di materiale fuso. Si distinguono nettamente dalle rocce terrestri per alcune caratteristiche cruciali:

Assenza di Acqua e Rocce Sedimentarie: La Luna è priva di acqua liquida e atmosfera, quindi mancano del tutto le rocce sedimentarie che si formano in ambienti acquatici sulla Terra.

Minerali e Isotopi: Sono state trovate inizialmente nelle rocce lunari minerali non ancora noti sulla Terra, come l'Armalcolite (il cui nome deriva dalle iniziali degli astronauti dell'Apollo 11: Armstrong, Aldrin e Collins) e la Tranquillityite. Inoltre, la composizione isotopica è sorprendentemente simile a quella della Terra, un dato importante per le teorie sull'origine lunare (come l'ipotesi dell'impatto gigante).

Elementi con alto punto di fusione: Abbondano i materiali con un elevato punto di fusione (es. zirconio) e scarseggiano quelli che fondono a basse temperature (es. piombo, sodio), suggerendo che la Luna abbia subito un forte riscaldamento nelle prime fasi della sua formazione.

Campioni raccolti

La maggior parte dei campioni (circa 382 kg) sono stati riportati a Terra dalle sei missioni con equipaggio del programma Apollo (dal 1969 al 1972). Le missioni automatiche sovietiche Luna hanno riportato in totale circa 326 grammi di materiale.

Questi campioni, conservati in condizioni controllate, continuano a essere oggetto di studio per svelare i misteri sulla formazione e l'evoluzione della Luna e, di conseguenza, del Sistema Solare.

Foto: L'astronauta della NASA Harrison Schmitt, pilota del modulo lunare dell'Apollo 17, vicino a un masso alla Stazione 6 durante la terza passeggiata lunare della missione presso il sito di atterraggio di Taurus-Littrow.

4 days ago | [YT] | 45

Antonio Loiacono

Gli ammassi globulari sono fra gli oggetti più affascinanti e antichi dell’Universo. Ecco una panoramica chiara e completa:

5 days ago | [YT] | 13

Antonio Loiacono

Le galassie a spirale sono caratterizzate da una costante formazione stellare, questo da loro modo di arricchirsi di elementi chimici importanti per la vita. le galassie a spirale sono chimicamente idonee ad ospitare pianeti adatti alla vita.

1 week ago | [YT] | 22

Antonio Loiacono

Ecco un breve riassunto degli elementi strutturali principali di una galassia a spirale:

2 weeks ago | [YT] | 9

Antonio Loiacono

negli ultimi 2 milioni di anni la terra è entrata e uscita da ere glaciali e interglaciali...ma ora stiamo facendo qualcosa di nuovo..

3 weeks ago | [YT] | 48

Antonio Loiacono

L’uranio può alimentare la tua vita.
Un pezzo di uranio grande quanto un uovo può generare la stessa elettricità di 88 tonnellate (97 tonnellate) di carbone. Ma la vera meraviglia non è solo nell’energia, ma in come quell’energia è immagazzinata.
L’uranio non è raro. È 500 volte più comune dell’oro, nascosto nel terreno sotto i tuoi piedi, nelle rocce che formano le montagne, nell’acqua di mare e persino dentro il tuo stesso corpo. Ogni manciata di terra ne contiene tracce.
Ogni atomo di uranio ha un enorme potenziale dentro il suo nucleo. Quando un atomo di uranio-235 si divide in un processo chiamato fissione, rilascia calore e neutroni. Questi neutroni colpiscono altri atomi di uranio, dividendo anche loro. Quella cascata, una reazione a catena autosostenuta, libera milioni di volte più energia per atomo di quanta ne potrebbe mai liberare bruciando carbone o petrolio.
Questa è la scienza dietro l’energia nucleare. Il calore della fissione trasforma l’acqua in vapore, fa girare le turbine e illumina le città. E poiché nulla viene bruciato, non produce anidride carbonica, solo una frazione dei rifiuti dei combustibili fossili.
Per far sì che ciò accada, il minerale di uranio viene raffinato in una polvere chiamata yellowcake (torta gialla), poi trasformato in gas e fatto ruotare in centrifughe. L’isotopo più leggero, l’uranio-235, viene separato e formato in piccoli pellet neri. Ogni pellet, grande appena come la punta di un dito, contiene l’energia di una tonnellata di carbone.

3 weeks ago | [YT] | 56

Antonio Loiacono

La prima lezione del mio nuovo corso approfondito di chimica organica e biotecnologie

3 weeks ago | [YT] | 32

Antonio Loiacono

La Terra sta diventando meno luminosa. Non è un modo di dire: riflette meno luce verso lo spazio, un fenomeno chiamato “albedo”.

L’albedo indica quanta luce solare viene respinta dal nostro pianeta e quanta invece viene assorbita da oceani, terre e atmosfera. I cambiamenti climatici stanno influenzando molto questo processo.

Uno studio ha analizzato 24 anni di dati e ha scoperto che la Terra, soprattutto nell’emisfero nord, sta riflettendo sempre meno luce. Qui si trovano la maggior parte delle terre emerse e delle persone.

Quando il ghiaccio polare si scioglie, riflettiamo meno luce e il calore viene assorbito da mari e terre. Questo fa aumentare ancora la temperatura.

Di solito, la luminosità della Terra era abbastanza bilanciata tra emisfero nord e sud. Oggi non è più così: il nord sta perdendo riflettività più in fretta.

Il riscaldamento globale è una delle cause principali. Più calore significa più vapore acqueo, che trattiene la radiazione invece di rifletterla. Anche la perdita di ghiacci e neve peggiora la situazione: al loro posto ci sono superfici che trattengono più calore.

C’è anche un altro fattore: sono diminuiti gli aerosol nell’atmosfera del nord, grazie alle politiche contro l’inquinamento. Queste particelle riflettevano luce, quindi la loro riduzione, anche se fa bene alla salute, contribuisce ad aumentare il riscaldamento.

Nell’emisfero sud, invece, la luce riflessa è temporaneamente aumentata per eventi naturali come l’eruzione a Tonga e gli incendi in Australia, che hanno rilasciato particelle riflettenti nell’aria. Ma è un effetto solo momentaneo.

Per gli scienziati, questa perdita di brillantezza può cambiare il modo in cui funzionano i venti, le piogge e le correnti oceaniche. Ogni squilibrio può influire sulla distribuzione dell’acqua e sulle zone di pioggia.

In sostanza, meno luce riflessa significa più calore sulla Terra. Questo innesca un circolo vizioso: meno ghiaccio, più calore assorbito. Gli effetti a lungo termine sono ancora da capire, ma i segnali attuali non sono positivi.

#clima #ambiente

3 weeks ago | [YT] | 54