Non penso che una vita passata fra le mura di un convento si possa ritenere " normale ".....se si vuole fare del bene si hanno più occasioni restando al di fuori di un convento....
1 week ago | 24
Per me possono aver ragione tanto le suore quanto la Badessa (e chi la sostiene), quanto tutti o nessuno. Una cosa è giusta o sbagliata indipendentemente dall'abito o dal ruolo che si indossa. Il rischio è quello, sulla scorta di un articolo di giornale, di dare giudizi sommari su una vicenda che di fatto nessuno conosce, basandosi solo sul proprio sentimento, positivo o negativo, verso la Chiesa.
1 week ago | 6
Sono stata in convento molti anni e fin dal primo giorno che mettevi piede fra quelle mura ti ripetevano all'infinito che ciò che diceva la superiora era la VOLONTÀ DI DIO, ti cambiavano nome, ti tagliavano i capelli, ti allontanavano dalle famiglie e dalle amicizie precedenti, ecc...e si diventava sottomesse perché anche le vite delle sante, tutte suore, che a turno leggevamo durante i pasti, avevano ubbidito tutte, sofferto tutte x diventare sante ( ma chi voleva diventare santa ? Io volevo semplicemente andare come infermiera in Africa). Troppe cose dovrebbero cambiare nei conventi femminili ! Moltissime erano le serve di preti, vescovi, cardinali, papa e molte lo sono ancora oggi, anche se ora le vocazioni provengono quasi esclusivamente dall'Africa e dall'India. Non è facile vivere con sorelle provenienti da varie parti del mondo, io ne so qualcosa, perché ho vissuto soprattutto con tedesche, sia in Italia che in Congo. Se non c'è UMANITÀ, se non si ha una grande fede, capacità di accogliere l'altra così com'è...la vita là dentro diventa un inferno.
1 week ago | 4
Ma che vita è quella delle suore lasciate tutto e dedicatevi a voi stesse ed al prossimo come vi pare senza assurde regole medioevali.
1 week ago | 9
Avevo capito che sono fuggite le suore a causa della suora che l ha sostituita momentaneamente, non a causa della suora progressista. Il titolo è fuorviante
5 days ago | 1
Molto interessante, direi fondamentale da tutti i punti di vista...veramente un pilastro per la comprensione del nostro tempo..
1 week ago | 0
Il credente è di fatto un negatore di realtà,ed in questo sta il suo pericolo sociale.
1 week ago | 5
Penso che queste problematiche siano comuni a tutte le congregazioni. Quello a cui assistiamo è la secolarizzazione dei tempi.
1 week ago | 7
Ma perché la necessità di farsi suore? Puoi essere una brava persona ugualmente senza farsi rinchiudere fra quelle mura
1 week ago | 4
Da regolamento non dovrebbe intervenire lo spirito santo? Pòrelli!😂
1 week ago | 4
Scusate ma chissenefrega, tanto tra un po' si saranno estinte tutte quante
5 days ago | 0
Dicesi "progressismo" una piccola, piccolissima, infinitesimale differenza che sorge in una congregazione religiosa o non, dell'assunto apodittico originario che pone gli adepti sottomessi e compiacenti di esserlo... Praticamente, un esemplificazione emblematica del popolo italiano... E, ovviamente, i cosiddetti "progressisti", (in questo caso le suorine), giammai accettano una piccola, piccolissima, infinitesimale differenza dal bigotto/fanatismo originario...
1 week ago | 0
La chiesa cattolica Romana ,dovrebbe eleggere un papa "DONNA",dovrebbe dare la libertà di matrimonio a suore e preti,insieme a pari diritti e doveri, così,finalmente, potrebbe firmare ed aderire alla carta dei diritti umani,diventerebbe, così,finalmente,al passo con i tempi odierni; 🙄😳😵💫
1 week ago (edited) | 2
Sapiens Sapiens
👉Cinque suore di clausura martedì hanno abbandonato il convento dei Santi Gervasio e Protasio a San Giacomo di Veglia, frazione di Vittorio Veneto, e sono andate a vivere in un’abitazione privata. Ma prima, per evitare che la «fuga» scatenasse allarmi ingiustificati, tre di loro si sono presentate alla stazione dei carabinieri. Non hanno denunciato reati bensì motivato la sofferta decisione con «gravi vicissitudini che stanno accadendo nel convento» e con una pressione psicologica a loro dire subita negli ultimi due anni e culminata con il commissariamento imposto a sorpresa dal loro Ordine, la Congregazione di San Bernardo in Italia. La madre abbadessa Aline Pereira, 41 anni, originaria dell’Amazzonia e in questi giorni impegnata in una serie di visite mediche, è stata destituita. Al suo posto è arrivata madre Martha Driscoll, 81 anni. E la situazione è precipitata, «il clima è diventato insopportabile», le cinque monache si sono sentite «soffocate» e sono sparite.
👉Il commissariamento del convento
I vertici della congregazione delle suore Cistercensi confermano il commissariamento, ma non ne spiegano le ragioni: «Al termine di una visita apostolica, il Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica ha emesso il 7 aprile 2025 un decreto di commissariamento pontificio del monastero dei Santi Gervasio e Protasio. Dal momento della notificazione, il 21 aprile 2025, madre Martha Driscoll, abbadessa emerita di Gedono, in Indonesia, e finora superiora del monastero alle Acque Salvie a Roma, ha assunto tutte le competenze. Sono state nominate sue assistenti madre Luciana Pellegatta, abbadessa di Cortona, e la professoressa Donatella Forlani».
Fonte: Corriere del Veneto
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1 week ago | [YT] | 131