Nel 1971 all'età di 10 anni mi fu precluso l'accesso alla cattedrale di S. Pietro perché la mia gonna lasciava scoperte le ginocchia... ribadisco: avevo DIECI ANNI!
17 hours ago | 4
scandolezzare era un termine che in passato indicava quelle persone che oltre a dare scandalo puzzavano pure-.Oggi non si usa piu da quando ogni famiglia ha almeno una doccia.
1 day ago | 6
Non ci vedo nulla di male ad avere un certo dress code per entrare in Chiesa, come in ufficio e come in ogni altro luogo pubblico che non sia di svago ma di meditazione o lavoro
1 day ago | 12
Esiste video di uno che potrebbe essere Savonarola pubblicato martedi. Farebbero ridere se non facessero defecare.
1 day ago | 3
Non è cambiato niente, in tante chiese all'ingresso ci sono le immagini con gli abbigliamenti vietati.
1 day ago | 9
Quello era esagerato, ma dubito che un mondo di strafot tenza totale con tutti in ciabatte e pareo sia meglio. La forma è anche sostanza, e comunque anche educare i giovani al limite ed all'adeguatezza al contesto è qualcosa di utile. A loro ovviamente, checché se ne dica in ciabatte e pareo più che in spiaggia ed al centro commerciale non vai, provare (magari a fare un colloquio o un esame dal minimamente serio in su) per credere. O magari andarci in un luogo di altro culto, in ciabatte e pareo 😉
23 hours ago | 0
Immagina i livelli di rabbia e frustrazione di questo soggetto. Praticamente un Mar che ha fatto carriera🤣
2 days ago | 17
Continuate a fare quello che fate ,fra un po in Chiesa non ci andranno né donne né uomini.Bravi
1 day ago | 1
Mi fa sorridere questo avviso; ricordo che mia nonna (defunta 90enne nel 1980) negli ultimi anni della sua vita trascorreva il tempo leggendo un libro devozionale risalente ai primi anni del XX secolo, "La donna cattolica" (chissà se in qualche libreria di antiquariato se ne trova ancora una copia). In famiglia bonariamente la prendevamo in giro, proprio per determinate nonché bizzarre prescrizioni sui comportamenti che una donna "timorata di Dio" deve mettere in pratica. Ma i tempi sono cambiati, non da ieri. Da credente e praticante, posso affermare che - almeno per quanto riguarda la/e comunità che frequento (in senso lato: non appartengo a gruppi o sette, frequento con una certa regolarità le celebrazioni religiose festive che si svolgono nel mio paese o in quelli più o meno limitrofi, a seconda della disponibilità che l'eventuale "gita domenicale" mi consente) - non è così. La stagione degli abiti succinti è - manco a dirlo - l'estate. Ricordo, qualche anno fa, il funerale di una giovane mamma di tre ragazzi al quale parteciparono tanti amici e amiche, i maschi in bermuda e le ragazze vestite con shorts, leggins e scarpe da ginnastica. Normale abbigliamento degli adolescenti, e bella - nella sua normalità - la testimonianza di partecipazione al dolore dei coetanei in questa famiglia. Un altro esempio: Vi sono anche persone che durante la messa svolgono il ministero di lettori (anzi, essendo quasi sempre donne, diciamo lettrici) delle Scritture nella Liturgia della Parola, che in estate indossano abiti leggeri e smanicati, non per questo indecorosi. Non mi risulta che vengano riprese con rimproveri o, quanto meno, invitate dal parroco di turno a scegliere un abbigliamento "consono", e nemmeno scoraggiate (tutt'altro) dal prestare questo tipo di servizio liturgico. Il bigottismo esiste, ma esiste anche il "bigottismo sul bigottismo" praticato soprattutto da chi non frequenta la chiesa e ritiene che la comunità cristiana (ancora in senso lato) sia costituita da persone che vivono fuori dal mondo. Detto ciò, essere cristiani va ben al di là dei gusti sull'abbigliamento.
1 day ago | 3
Mah, che ci possa essere un po' di decoro in certi posti, non è sbagliato secondo me (a lavoro, specie in certi posti, non puoi certo andare in abito da spiaggia...) che si scandalizzino i fedeli mi sembra un po' esagerato
1 day ago (edited) | 4
Sapiens Sapiens
Mi raccomando eh 🙂👍
2 days ago | [YT] | 170