Energeticamente Ingegneri

Il canale ENERGETICAMENTE INGEGNERI ha come obiettivo principale quello di comunicare in maniera facile, interessante e comprensibile tutti i contenuti sul mondo dell'Ingegneria Energetica, dalle rinnovabili al nucleare, attraverso una visione tecnica, ma anche economico-finanziaria.


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COMPRESSORE A VITE🔩

I compressori d'aria a vite rotativi sono un tipo di compressore rotativo volumetrico e grazie alla loro affidabilità, lunga durata e versatilità, sono ampiamente utilizzati in molti settori e diverse applicazioni. Rispetto ai compressori a pistone, sono complessivamente più efficienti e flessibili.

L'elemento è costituito da due rotori a forma di eliche, ciascuno con una forma e un numero di scanalature/denti diversi. Durante la rotazione i denti del rotore si inseriscono nelle scanalature del secondo rotore creando un accoppiamento preciso e fluido. In poche parole, l'aria atmosferica viene aspirata in questo elemento a vite e trascinata lungo i due rotori, l'aria viene compressa man mano che il volume tra i denti del rotore diminuisce in direzione dall'aspirazione all'uscita.

Il più famoso compressore a vite è quello lubrificato a iniezione di olio. Nei processi sensibili in cui è importante la qualità dell'aria compressa, vengono utilizzati compressori non lubrificati.

3 years ago | [YT] | 2

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GIGAFACTORY🔋

Inizialmente, "gigafactory" era la denominazione di una evoluzione produttiva integrata delle aziende della Tesla Motors, poi il termine è stato esteso a qualsiasi fabbrica di grandi dimensioni operante nel settore della mobilità elettrica, e quindi nella produzione di batterie.

L’Europa è diventata la regione a più rapida crescita per la capacità delle batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici, se si esclude la Cina, secondo Benchmark Minerals. Inoltre, entro la fine del 2022, l’Europa avrà 7 produttori attivi di batterie agli ioni di litio, di cui i primi cinque per capacità sono:
-LG Chem (Polonia): 32 [GWh]
-Samsung SDI (Ungheria): 20 [GWh]
-Northvolt (Svezia): 16 [GWh]
-SK Innovation (Ungheria): 7,5 [GWh]
-Envision AESC (Regno Unito): 1,9 [GWh]

3 years ago | [YT] | 3

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TEGOLE FOTOVOLTAICHE☀️

Le tegole fotovoltaiche, chiamate anche tegole solari, sono un’ottima soluzione all’integrazione architettonica negli impianti fotovoltaici. Infatti il loro utilizzo permette di migliorare l’aspetto estetico di una tradizionale installazione fotovoltaica. In sostanza si tratta di tegole speciali che vengono inserite sulle coperture degli edifici e permettono di assorbire l’energia solare, come un comune modulo fotovoltaico. Vengono molto utilizzate soprattutto nelle aree soggette a vincoli paesaggistici, in quanto non costituiscono nessun ostacolo all’impatto visivo.

La tegola fotovoltaica esteticamente è simile a una comune tegola, generalmente anche nel materiale e nel colore. La particolarità sta nel fatto di integrare solitamente al solito supporto di base in ceramica, una piccola cella fotovoltaica che ha la funzione di produrre energia elettrica. Le singole tegole sono collegate tra loro in serie ed in parallelo, così da formare un vero e proprio impianto fotovoltaico, con la peculiarità di essere inglobato completamente nella copertura dell’edificio. Le tegole solari sono adatte a qualsiasi tipo di tetto tradizionale con inclinazione dai 5 ai 60 gradi.

3 years ago | [YT] | 3

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TACOMA BRIDGE

Il Ponte di Tacoma è una struttura realizzata a partire dal 1938 sul canale Tacoma Narrows, nello stato di Washington. A seguito del suo parziale ma rovinoso crollo, il ponte fu smantellato e ricostruito secondo un altro progetto nel 1950. Dal 2007 la struttura è stata affiancata da un altro ponte sospeso parallelo.

A poco più di quattro mesi dalla sua inaugurazione, il ponte si mise a oscillare e torcersi paurosamente per via delle forti raffiche di vento, tanto da essere immediatamente evacuato e chiuso al traffico. Circa due ore dopo le vistose torsioni della campata centrale (che raggiunsero i 70° di inclinazione), si ruppero alcuni tiranti, la struttura raggiunse il punto di rottura e la campata centrale collassò, precipitando in acqua.

Le possibili cause del crollo furono:
-l'effettiva mancanza di aerodinamica che generò vibrazioni autoindotte nella struttura;
-eventuali difetti al materiale di costruzione;
-la casualità degli effetti fatali generati dalla turbolenza e dalla velocità del vento.

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FERROVIE ITALIANE🚆

La rete delle ferrovie italiane ammonta, al 31 dicembre 2019, a 16779 [km] di tratte di proprietà statale in esercizio e gestite dalla società Rete Ferroviaria Italiana. A queste vanno sommate quasi 3 000 [km] di linee secondarie (di cui circa 2 700 [km] a binario unico) di proprietà regionale e gestite da altre società di capitali pubblici e privati.

Le linee ad alta velocità hanno una lunghezza complessiva di 1467 [km] e sono implementate per fare circolare treni a una velocità superiore a quella tradizionale, ossia al di sopra di un valore minimo che, per quanto riguarda l'Unione Europea, nel 2008 è stato fissato a 250 [km/h].

3 years ago | [YT] | 2

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RAM AIR TURBINE⚙️

Una Ram Air Turbine o RAT è una piccola turbina installata sugli aerei che, collegata ad una pompa idraulica o ad un generatore elettrico, viene usata come fonte di energia. Essa è in grado di generare energia grazie al flusso d'aria che la investe dovuto alla velocità del velivolo, ovviamente minore è la velocità del velivolo, minore è l'energia prodotta. In condizioni normali la RAT è alloggiata nella fusoliera o nelle ali e viene estratta manualmente o automaticamente in seguito alla completa perdita di potenza dei motori.

In caso di perdita sia delle fonti di energia primaria (motori) che di quelle ausiliarie (APU), la RAT viene attivata tramite l'energia delle batterie e permette di alimentare i sistemi vitali di un aereo (comandi di volo, circuiti idraulici e strumentazione di volo principale), dando ai piloti la possibilità di manovrare e gestire l'emergenza.

In certi casi alcune RAT producono unicamente energia idraulica che a sua volta viene utilizzata per generare energia elettrica (indirettamente).

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DIGA DI ITAIPÚ💧

La diga idroelettrica di Itaipú è una diga situata sul fiume Paraná, al confine tra Paraguay e Brasile. È il più grande impianto idroelettrico operativo al mondo per quanto concerne la produzione energetica annuale. La potenza installata nella diga è di 14.000 [MW], con 20 turbine che generano 700 [MW] ciascuna.

Attualmente l'impianto idroelettrico di Itaipù produce circa 90.600 [GWh] ogni anno, alimentando grandi città come Rio de Janeiro e San Paolo.

3 years ago | [YT] | 2

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L'energia eolica ha un limite, detto limite di Betz. Ovvero l'efficienza degli aerogeneratori non può, in nessun caso, superare un valore massimo teorico che è pari a...

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ICEBERG ARTIFICIALI🧊

Si tratta di una macchina che crea iceberg artificiali per contrastare lo scioglimento dei ghiacci artici. L'idea è di un gruppo di progettisti indonesiani, è stata premiata in una competizione internazionale per progetti per la sostenibilità ambientale e c'è chi la sta prendendo molto sul serio.

Il processo comincia con l'immersione della macchina crea-iceberg, in modo da raccogliere una notevole quantità di acqua nella sua cavità centrale. Quindi, il liquido verrebbe filtrato per eliminare il sale, e in seguito chiuso per proteggerlo dai raggi del sole. In questo modo l'acqua si congela naturalmente nel giro di un mese, e a quel punto il grande blocco gelato verrebbe rilasciato. I progettisti hanno previsto per questi iceberg una forma esagonale, di modo che i blocchi possano incastrarsi fra loro formando un'unica distesa di ghiaccio.

Purtroppo però, è bene ricordare che la maggiore minaccia per il pianeta non è lo scioglimento degli iceberg che già sono in mare, bensì quello dei ghiacciai che si trovano sulla terraferma, nelle regioni artiche o sulle montagne: è quello il ghiaccio che tornando liquido fa innalzare il livello dei mari. Questo è il problema principale della tecnologia descritta e l'ipotesi di trasportare gli iceberg artificiali nell'entroterra non sembra praticabile.

3 years ago | [YT] | 4

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SINDROME N.I.M.B.Y.

Coniata negli anni ’80 dall’American Nuclear Society, probabilmente con accezione spregiativa e derisoria, la sindrome N.I.M.B.Y. ("Not In My Back Yard" o "non nel mio cortile") identifica l’opposizione dei membri di una data comunità locale, manifestata attraverso movimenti politici o di protesta, ad ospitare opere di interesse generale, di rilevanza pubblica o di profitto economico sul proprio territorio, per il timore, fondato o meno, di effetti negativi sulla propria residenza.

La soluzione del problema passa innanzitutto attraverso l'educazione ambientale delle giovani generazioni, che devono essere messe in condizione di sapere distinguere quelli che sono i comportamenti ambientalmente scorretti da posizioni oltranziste che, invece, conducono solo ad una immotivata paralisi delle soluzioni tecniche che esistono per dar corso al cambiamento.

3 years ago | [YT] | 4