Ricordo ancora come fosse ieri - e sono passati più di 50 anni - il giorno in cui mio fratello Antonio mi parlò della sua idea e dell'intenzione di usare come base il nostro antico cane da combattimento di Cordoba. Questo cane discendeva dagli antichi Mastini Spagnoli portati in America dai coloni, incrociato successivamente con Bullterriers ed altre razze al solo scopo del combattimento tra cani.
L'idea era di usare come base lo straordinario coraggio e lo spirito combattivo di quei cani aggiungendovi altre razze che avrebbero donato altezza, olfatto, velocità e attitudine venatoria; ma soprattutto gli incroci sarebbero serviti a "rimuovere" quell'istinto a lottare tra di loro, quell'esagerata aggressività intraspecifica. Avevamo in mente un cane che fosse anche mansueto, affettuoso, capace di vivere nelle famiglie e libero nelle nostre campagne: l'obiettivo era creare un cane utile all'uomo mantenendo il coraggio della razza originaria, quei poveri Cani da Combattimento di Cordoba...