DAGLI SCRITTI DELLA SERVA DI DIO LUISA PICCARRETA - Volume 19; Luglio 11, 1926
“Tu devi sapere che per formare il Regno della Redenzione, quelli che si distinsero di più nel patire fu la mamma mia.
E sebbene apparentemente lei non soffrì nessuna pena che conobbero le altre creature, meno che la mia morte che fu conosciuta da tutti, che fu per il suo materno cuore il colpo fatale e straziante più di qualunque morte dolorosissima, ma siccome lei possedeva l'unità della luce del mio Volere, questa luce portava al suo cuore trafitto non solo [le] sette spade che dice la Chiesa, ma tutte le spade, le lance, le punture di tutte le colpe e pene delle creature, che martirizzavano in modo straziante il suo materno cuore.
Ma questo è nulla. Questa luce le portava tutte le mie pene, le mie umiliazioni, i miei strazi, le mie spine, i miei chiodi, le pene più intime del mio cuore.
Il cuore della mia Mamma era un vero sole, che mentre in esso si vede solo luce, questa luce contiene tutti i beni ed effetti che riceve e possiede la terra; sicché si può dire che la terra è racchiusa nel sole.
Così la Sovrana Regina. Si vedeva la sua sola persona, ma la luce del mio Supremo Volere racchiudeva in lei tutte le pene possibili ed immaginabili e, quanto più intime e sconosciute queste pene, tanto più pregevoli e più potenti [erano] sul Cuore Divino per impetrare il sospirato Redentore, e più che luce solare scendevano nei cuori delle creature per conquiderle e legarle nel Regno della Redenzione.
Sicché la Chiesa, delle pene della celeste Sovrana, conosce tanto poco, che si può dire le sole pene apparenti, e perciò dà il numero di sette spade.
Ma se conoscesse che il suo materno cuore era il rifugio, il deposito di tutte le pene, e la luce della mia Volontà tutto le portava, nulla le risparmiava, non avrebbe detto sette spade, ma milioni di spade.
Molto più che essendo pene intime solo Iddio ne conosce l'intensità del dolore, e perciò fu costituita con diritto Regina dei martiri e di tutti i dolori.
Le creature sanno dare il peso, il valore alle pene esterne, ma delle interne non se ne intendono a mettere il giusto prezzo. Ora per formare nella mia Mamma prima il Regno della mia Volontà e poi quello della Redenzione, non erano necessarie tante pene, perché, non avendo colpe, l'eredità delle pene non era per lei; la sua eredità era il Regno della mia Volontà.
Ma per dare il Regno della Redenzione alle creature, dovette assoggettarsi a tante pene.
Sicché i frutti della redenzione furono maturati nel Regno della mia Volontà, posseduto da me e dalla mia Mamma. Non c'è cosa bella, buona e utile che non esce dalla mia Volontà.”
SUPLLICA ALLA MEDAGLIA MIRACOLOSA DA RECITARE IL 27 DI OGNI MESE ORE 17 Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di lacrime, ma sappiamo pure che vi sono giorni in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Madre, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno benedetto, da te prescelto per la manifestazione della tua Medaglia.
Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in questo giorno a te così caro, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d’affetto e pegno di protezione. Noi ti promettiamo che: la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio.
Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro cuore e lo farà palpitare all’unìsono col tuo, lo accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà, per portar ogni giorno la nostra croce dietro di Lui.
Ave Maria…
O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi
Questa è l’ora, o Maria, della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l’ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fa, o Madre, che quest’ora, che ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a portarci il rimedio di tanti mali, sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione, e l’ora del pieno esaudimento dei nostri voti.
Tu, che hai promesso che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia, volgi benigno il tuo sguardo su di noi. Confessiamo di non meritare le tue grazie. Ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi, dunque, pietà di noi. Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l’amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia.
Ave, Maria…
O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi
O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i suoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.
Ma specialmente permetti, o Maria, che, in quest’ora solenne, ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli che sono più bisognosi della tua misericordia. Ricordati che anch’essi sono tuoi figli, per i quali hai sofferto, pregato e pianto. Salva tutti i tuoi figli per poterti un giorno ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Amen.
Salve Regina..
O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo
Apostolato Adveniat
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Apostolato Adveniat
“E anche a te una spada trafiggerà l'anima”
DAGLI SCRITTI DELLA SERVA DI DIO LUISA PICCARRETA - Volume 19; Luglio 11, 1926
“Tu devi sapere che per formare il Regno della Redenzione, quelli che si distinsero di più nel patire fu la mamma mia.
E sebbene apparentemente lei non soffrì nessuna pena che conobbero le altre creature, meno che la mia morte che fu conosciuta da tutti, che fu per il suo materno cuore il colpo fatale e straziante più di qualunque morte dolorosissima, ma siccome lei possedeva l'unità della luce del mio Volere, questa luce portava al suo cuore trafitto non solo [le] sette spade che dice la Chiesa, ma tutte le spade, le lance, le punture di tutte le colpe e pene delle creature, che martirizzavano in modo straziante il suo materno cuore.
Ma questo è nulla. Questa luce le portava tutte le mie pene, le mie umiliazioni, i miei strazi, le mie spine, i miei chiodi, le pene più intime del mio cuore.
Il cuore della mia Mamma era un vero sole, che mentre in esso si vede solo luce, questa luce contiene tutti i beni ed effetti che riceve e possiede la terra; sicché si può dire che la terra è racchiusa nel sole.
Così la Sovrana Regina. Si vedeva la sua sola persona, ma la luce del mio Supremo Volere racchiudeva in lei tutte le pene possibili ed immaginabili e, quanto più intime e sconosciute queste pene, tanto più pregevoli e più potenti [erano] sul Cuore Divino per impetrare il sospirato Redentore, e più che luce solare scendevano nei cuori delle creature per conquiderle e legarle nel Regno della Redenzione.
Sicché la Chiesa, delle pene della celeste Sovrana, conosce tanto poco, che si può dire le sole pene apparenti, e perciò dà il numero di sette spade.
Ma se conoscesse che il suo materno cuore era il rifugio, il deposito di tutte le pene, e la luce della mia Volontà tutto le portava, nulla le risparmiava, non avrebbe detto sette spade, ma milioni di spade.
Molto più che essendo pene intime solo Iddio ne conosce l'intensità del dolore, e perciò fu costituita con diritto Regina dei martiri e di tutti i dolori.
Le creature sanno dare il peso, il valore alle pene esterne, ma delle interne non se ne intendono a mettere il giusto prezzo. Ora per formare nella mia Mamma prima il Regno della mia Volontà e poi quello della Redenzione, non erano necessarie tante pene, perché, non avendo colpe, l'eredità delle pene non era per lei; la sua eredità era il Regno della mia Volontà.
Ma per dare il Regno della Redenzione alle creature, dovette assoggettarsi a tante pene.
Sicché i frutti della redenzione furono maturati nel Regno della mia Volontà, posseduto da me e dalla mia Mamma. Non c'è cosa bella, buona e utile che non esce dalla mia Volontà.”
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💌 *domenica 28 dicembre* ore 21 Google meet *cenacolo con la Sacra Famiglia*
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SUPLLICA ALLA MEDAGLIA MIRACOLOSA DA RECITARE IL 27 DI OGNI MESE ORE 17
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di lacrime, ma sappiamo pure che vi sono giorni in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Madre, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno benedetto, da te prescelto per la manifestazione della tua Medaglia.
Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in questo giorno a te così caro, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d’affetto e pegno di protezione. Noi ti promettiamo che: la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio.
Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro cuore e lo farà palpitare all’unìsono col tuo, lo accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà, per portar ogni giorno la nostra croce dietro di Lui.
Ave Maria…
O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi
Questa è l’ora, o Maria, della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l’ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fa, o Madre, che quest’ora, che ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a portarci il rimedio di tanti mali, sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione, e l’ora del pieno esaudimento dei nostri voti.
Tu, che hai promesso che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia, volgi benigno il tuo sguardo su di noi. Confessiamo di non meritare le tue grazie. Ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi, dunque, pietà di noi. Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l’amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia.
Ave, Maria…
O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi
O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i suoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.
Ma specialmente permetti, o Maria, che, in quest’ora solenne, ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli che sono più bisognosi della tua misericordia. Ricordati che anch’essi sono tuoi figli, per i quali hai sofferto, pregato e pianto. Salva tutti i tuoi figli per poterti un giorno ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Amen.
Salve Regina..
O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo
2 days ago (edited) | [YT] | 15
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