La Chimica per Tutti!

Il mio ultimo libro, "La Chimica dell'Universo": amzn.to/4ciZaGR
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In questo canale si parla di Chimica e ogni settimana parleremo un po' di tutti gli argomenti che sono trattati nei corsi base di chimica universitari. Accanto ai video di teoria troverete dei video dedicati esclusivamente alla soluzione di esercizi.
Quando possibile invece troverete dei nuovi video nei quali parlerò di argomenti tratti dalla vita di tutti i giorni, dagli antitumorali alle auto a idrogeno.
Spero che tutto questo impegno vi torni utile e che vi faccia avvicinare un po' a questo mondo a tratti misterioso!
Per qualsiasi suggerimento o richiesta lasciate un commento nei video o contattatemi dal sito web www.lachimicapertutti.com
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By Giuseppe Alonci


La Chimica per Tutti!

Quale tra questi metalli NON reagisce con acido solforico diluito?

4 months ago | [YT] | 7

La Chimica per Tutti!

Il povero Elio si tiene stretta la sua bombola, perché sa che ormai a essere rari e preziosi non sono solamente i bravi musicisti e l'ironia di qualità, ma anche i gas nobili!
➡ L'elio infatti non serve solamente a fare le vocine buffe e a riempire i palloncini, ma è un gas fondamentale in qualsiasi laboratorio chimico-analitico per il suo utilizzo in gas-cromatografia, una delle tecniche più comuni e potenti a disposizione per un chimico quando deve cercare e quantificare una molecola sconosciuta. Avete presente le famose serie TV CSI o NCIS? Quelle dove lo/a scienziata forense in cinque minuti vi dice se quelle tracce di vernice sono di una Corvette del 1970 o di una del 1971?Ecco, chiaramente un po' meno romanzato, ma è quello strumento lì.
Ma nonostante sia il secondo elemento più abbondante nell'universo qui sulla Terra 🌏 sta diventando sempre più raro e potrebbe finire già nei prossimi due decenni.
🔥 Viene infatti estratto come "contaminante" del gas naturale, ma sono pochi i giacimenti attivi e si stanno esaurendo velocemente.

🧪 Oltre che in gas cromatografia (dove sta venendo lentamente sostituito da idrogeno e azoto, ma non senza difficoltà), a causa della sua bassissima temperatura di ebollizione (4,15 K, -269 °C) l'elio è fondamentale anche per il raffreddamento dei magneti superconduttori 🧲 necessari per le risonanze magnetiche ospedaliere ma anche per quelle utilizzate in ambito chimico (l'NMR, un'altra tecnica fondamentale per qualunque chimico organico), oltre che negli esperimenti di fisica fondamentale (pensate che il celebre LHC necessita di 140 tonnellate!).
Sinceramente? Forse dovremmo smettere di utilizzarlo per i palloncini...

6 months ago | [YT] | 12

La Chimica per Tutti!

Chimica e religione: parliamone una volta ogni morte di Papa!
Durante un conclave, l’elezione di un nuovo Papa è annunciata con fumo: nero se non c’è risultato, bianco se c’è un nuovo pontefice. Ma cosa determina il colore? Dal 2005 non si bruciano più solo le schede, ma si usano candelotti fumogeni, per evitare errori e ambiguità.
Partiamo dall’inizio: il fumo è composto da microscopiche particelle che diffondono la luce. Le nuvole bianche, ad esempio, sono formate da goccioline d’acqua che sparpagliano la luce solare. Il fumo nero, invece, è causato da particelle di carbonio (fuliggine), come quelle prodotte in un incendio.
Lo stesso principio è valido anche per le fumate papali. Per la fumata nera si usa un candelotto formato da tre sostanze: il perclorato di potassio, l’antrachinone e lo zolfo. Il perclorato di potassio è un ossidante, e svolge il ruolo che nella combustione ordinaria svolge l’ossigeno. Lo zolfo è un coadiuvante, mentre la sostanza che effettivamente prende fuoco è l’antrachinone, un composto organico aromatico, la nostra fonte di carbonio! Ma il trucco per ottenere fuliggine sta nel creare una combustione incompleta, con molto più ossidante che combustibile. Per questo, la miscela deve essere precisa: accendere semplicemente antrachinone e zolfo non basta.
Per la fumata bianca, il candelotto invece contiene clorato di potassio, lattosio e una resina vegetale, la colofonia (ben nota a tutti i violinisti, che la usano per permettere ai crini dell’archetto di far vibrare le corde!).
Il clorato di potassio svolge la funzione che nella miscela precedente era del perclorato: è la nostra sostanza ossidante. Rispetto l’antrachinone, il lattosio è più ricco di idrogeni e ossigeni… che potete immaginare diventeranno acqua! Il clorato di potassio e lo zucchero producono però un fumo più grigio che davvero bianco, ed è qui che viene in aiuto la colofonia, che essendo anch’essa ricca di sostanze organiche ricche di ossigeno e idrogeno produce molto vapore acqueo e quindi… un denso fumo bianco!
#chimica #lachimicapertutti #conclave #papa #fumo #scienza #scienzagram #chemistry
Disclaimer: immagini generate con l'utilizzo di AI.

7 months ago | [YT] | 19

La Chimica per Tutti!

Tutti i maggiori quotidiani oggi hanno lanciato la notizia che un team di ricercatori dell’Università di Cambridge nell’atmosfera del pianeta K2-18b avrebbe trovato tracce di due molecole organiche, il dimetil solfuro (DMS) e il dimetil disolfuro (DMDS), che sarebbero “impronte digitali” della vita. Ma, come al solito, le cose sono un pelino più complicate di così.
Chi di voi ha letto “La Chimica dell’Universo”, che ho pubblicato l’anno scorso con Piemme, saprà che la spettroscopia è la tecnica più utilizzata per scoprire la composizione chimica dell’atmosfera di pianeti lontani. Ogni molecole infatti assorbe certe specifiche lunghezze della luce, per cui se paragoniamo la luce emessa da una stella con “l’ombra” del pianeta, ovvero la luce che riceviamo quando il pianeta si trova tra noi e la stella, noteremo che certe specifiche lunghezze d’onda sono più deboli. Si tratta di differenze piccolissime, per cui distinguere il segnale dal rumore di fondo è enormemente difficile. In questo caso il team di ricerca ha sfruttato uno strumento chiamato MIRI (Mid-Infrared Instrument) in dotazione al telescopio spaziale JWST, e ha ottenuto dei dati che sono appena al di sopra del livello di significatività. Si tratta di un passo avanti enorme, ma molte più misure saranno necessarie per confermarlo.
Dobbiamo anche tenere conto che, sebbene sulla Terra non esistano processi geologici o comunque abiotici che portino alla produzione di queste due molecole, non è detto che questi processi non possano esistere al di fuori della Terra, specialmente considerato che K2-18b ha un’atmosfera completamente diversa dalla nostra in termini di composizione chimica.
Ve ne parlo in dettaglio in un articolo su www.lachimicapertutti.com.

nell’atmosfera del pianeta K2-18b

8 months ago | [YT] | 13

La Chimica per Tutti!

Chi vuole mettersi alla prova con un esercizietto sulla risonanza? Indicate quale di queste scritture pensate sia corretta.

11 months ago | [YT] | 7

La Chimica per Tutti!

Amici e amiche di Reggio Calabria, il 3/01 salutiamo il nuovo anno parlando di chimica e astronomia al planetario! Venite numerosi e numerose 🧪🔭🧪🔭

11 months ago | [YT] | 8